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Progetto per i servizi agli studenti disabili

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Progetto Disabili
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I princìpi ispiratori

Con l'emanazione della Legge 28 gennaio 1999, n. 17 (di integrazione e modifica della Legge-quadro 5 febbraio 1992, n. 104) l'impegno del nostro Ateneo nei confronti degli studenti disabili si è fatto più intenso e sistematico non solo nella direzione dell'abbattimento delle barriere fisiche e del riconoscimento di particolari agevolazioni contributive, ma anche nella direzione di un diretto sostegno alla persona attraverso un insieme di azioni concrete, già in atto, destinate progressivamente ad arricchirsi e ad affinarsi. Sulla base dell'esperienza acquisita sul campo è stato elaborato un organico Progetto per l'integrazione degli studenti disabili che gli Organi accademici hanno approvato.

Il principio di fondo che ha ispirato la stesura di questo Progetto è che l'integrazione dei disabili in ambito universitario si pone innanzitutto come un problema di diritto e di civiltà. Tutti devono essere messi in grado di realizzare se stessi secondo le proprie potenzialità. In questa logica si parte dal presupposto che gli studenti disabili devono essere integrati a pieno titolo in tutti i momenti della vita universitaria, non solo in quelli didattico-formativi, ma anche in quelli relativi agli aspetti sociali e alla convivenza nella comunità degli studi. La riuscita della carriera universitaria è anche frutto di un sereno e positivo inserimento nell'ambiente in cui si vive e si studia. Anche per il disabile la convivenza con gli altri studenti e la partecipazione attiva alle manifestazioni collettive sono esperienze irripetibili che faranno poi parte del patrimonio culturale ed emotivo dell'individuo. Non è chi non veda come a questi fini sia necessario creare nell'Università una nuova cultura della disabilità, ponendo in essere decise azioni di informazione e sensibilizzazione sui problemi dei disabili nei confronti dell'intera comunità universitaria: compagni di studio, corpo docente e personale amministrativo.

In pratica, occorre adoperarsi affinché il nostro Ateneo continui ad offrire strumenti e servizi che eliminino tutte le barriere, e non solo quelle architettoniche, che si frappongono a chi è portatore di invalidità gravi alla sua piena integrazione nella vita universitaria. Il problema, in sintesi, è quello di garantire pari opportunità a tutte le categorie di studenti, senza ovviamente facilitare corsi ed esami perché ai disabili non interessa né serve laurearsi in una Università che non li qualifichi. Ciò è tanto più vero alla luce dei nuovi indirizzi legislativi in materia di collocamento al lavoro delle persone disabili (si allude in particolare alla Legge 12 marzo 1999, n. 68, sul collocamento obbligatorio), indirizzi ispirati, come è noto, a principi di funzionalità e competenza, con accresciuta responsabilità per tutte le Istituzioni pubbliche, Università compresa.

I problemi da affrontare indubbiamente sono molti e spesso anche di difficile soluzione. Il progetto realizzato è di vasto respiro e, con il necessario pragmatismo e buon senso, tenendo conto anche degli inevitabili condizionamenti finanziari, mira ad attuare un insieme organico di azioni.

Come si vuole operare

L'integrazione dei disabili in ambito universitario solleva sostanzialmente due ordini di problemi:

  1. quello dell'accesso fisico alle strutture (abbattimento delle barriere architettoniche);
  2. quello dell'effettivo esercizio del diritto allo studio (attrezzature tecniche, sussidi didattici, forme individuali o collettive di ausilio tecnico-funzionale, sostegno didattico attraverso idonee forme di tutoraggio e di produzione e adattamento di specifico materiale didattico);

Le problematiche relative alle barriere architettoniche costituiscono ormai da tempo oggetto di attenzione, specie con riguardo a tutti gli edifici di recente realizzazione o ristrutturazione, e per la loro soluzione esistono anche all'interno dell'Ateneo genovese apposite strutture tecnico-amministrative ormai consolidate e altamente qualificate. Su queste problematiche, tuttavia, occorrerà, avviare in tempi brevi uno studio specifico per mettere a punto un piano organico di interventi riferito anche agli edifici storici, compatibile nei suoi tempi di realizzazione con le risorse finanziarie disponibili.

Modalità di intervento a supporto della persona

Tra gli obiettivi della Struttura per i servizi agli studenti disabili vi è in primo luogo quello di predisporre alcuni servizi di fondo utili in ogni caso ai disabili (quali, ad es., quelli relativi all'informazione e alla mobilità), ma soprattutto quello di stabilire e mantenere un contatto diretto con i singoli interessati in modo che per ognuno, si possa intervenire in relazione alle esigenze personali, tenendo conto che queste esigenze sono diverse a seconda del tipo di disabilità, e all'interno dello stesso tipo di disabilità, a seconda della gravità della stessa, e delle finalità per le quali si richiede l'intervento. In effetti, necessità diverse possono manifestarsi a seconda della disciplina da frequentare, del tipo di esame da sostenere, del particolare servizio di cui avvalersi (biblioteca, mensa, segreterie, laboratori scientifici, laboratori informatici, ecc.).

In altre parole, la Struttura per i servizi agli studenti disabili non vuole rappresentare una semplice elencazione in astratto di tutti i possibili interventi realizzabili, bensì la definizione di pochi mirati interventi messi a punto sulla base della conoscenza diretta dei singoli casi sui quali concretamente intervenire.

È a questi fini che nell'autunno scorso, prima dell'inizio dell'anno accademico, si è provveduto a scrivere una lettera personale a tutti gli studenti disabili invitandoli a prendere contatto con il Delegato del Rettore o con il proprio Referente di Facoltà per far presente le loro esigenze. In seconda battuta si è provveduto ad inviare a tutti coloro che non avevano ancora preso contatto a seguito della precedente lettera un questionario, nel quale rappresentare le proprie necessità e richiedere eventuali servizi.

Sulla base delle richieste pervenute, sono oggi attivati, attraverso le Cooperative Sociali, N° 5 servizi di accompagnamento alla persona, e, attraverso tutors, appositamente selezionati dai Referenti di Facoltà d'intesa con gli studenti assistiti, N° 7 servizi di sostegno alla didattica. Sono, inoltre, in corso di consegna, in uso agli studenti che ne possono trarre beneficio, apparecchiature informatiche con relativo software.

A chi rivolgersi

In attuazione della citata L. 17/'99, il Rettore ha designato un proprio Delegato per l'integrazione degli studenti disabili. I Presidi, a loro volta, hanno designato un Referente di Facoltà. Gli interessati possono direttamente rivolgersi tanto al Delegato quanto al proprio Referente di Facoltà, così come, ovviamente, al proprio Sportello dello Studente, per fare presente le loro esigenze.

Nel frattempo si è costituito un apposito Comitato per i disabili di Ateneo, con compiti di studio e proposta, coordinato dal Delegato del Rettore e composto dai Referenti di Facoltà, da un Rappresentante della Commissione Paritetica di Ateneo, nella persona di uno studente, da un Rappresentante del personale amministrativo, designato dalla Rappresentanza Sindacale Unitaria, e da un Rappresentante del Comitato per le Pari Opportunità di Ateneo.

Il Delegato del Rettore per l'integrazione degli studenti disabili (Prof. Giuseppe Casale)


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